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Phoenix Wright: Ace Attorney - Dual Destinies: 24 Ottobre 2013 |
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Crying not allowed di Shari R'Vek Come se qualcuno avesse tirato d'improvviso un
immaginario interruttore dentro la sua testa, l'uomo apr� gli occhi. O meglio,
seppe di averli aperti, bench� tutto restasse avvolto in una fitta coltre
d'impenetrabile oscurit�. Era cosciente: tatto e udito stavano tornando
lentamente in linea. Rest� in ascolto dei rumori attutiti che provenivano dalla
strada sottostante e di un suono breve, acuto e regolare molto vicino a lui.
Percep� qualcosa di morbido sotto la testa e il corpo e dedusse di essere
sdraiato, probabilmente su un letto; ritornando sulle frasi che aveva appena
pensato, si chiese perch� conoscesse quelle parole e cosa significassero.
Qualcosa pungeva nella piega interna del gomito sinistro. Un peso gli gravava
sul petto e quando tent� scopr� di non riuscire ad inspirare a fondo, ma sent�
ugualmente che nell'aria aleggiava un odore di disinfettanti e medicinali. Aveva
la gola secca e, quando se ne rese conto, prov� una forte voglia di mandar gi�
una tazza di buon caff�; tutto d'un tratto cap�. Cap� dove si trovava, ricord�
come e perch� c'era arrivato, gli torn� alla mente il dolore insopportabile che
lo aveva paralizzato, irradiandosi come schegge di un vetro rotto dal suo
stomaco a ogni fibra del suo essere, prima di perdere conoscenza; il proprio
nome gli affior� alle labbra. *** E cos�, nell'archivio del dipartimento di
polizia, la sua ricerca era conclusa per sempre. Per anni era rimasto sospeso
tra la vita e la morte mentre Mia lottava sola, e ora che lui si era risvegliato
per lei, solo per lei, non aveva ritrovato la sua mano a trarlo fuori dalle
tenebre e la sua luce a rischiarargli il cammino. Tutto era scritto su quel
documento, nero su bianco: parole sterili e impersonali, quasi che la tragedia
che raccontavano non le riguardasse, quasi che avessero fretta di terminare per
dedicarsi ad altro. Parole che, lette attraverso la luce rossastra del visore,
avevano rosicchiato via il suo ultimo, labile legame col mondo. Ma adesso che
era giunto il momento di farlo, quando Diego Armando sapeva che sarebbe stato
giusto perch� tanto le sue regole quanto i suoi sentimenti glielo dettavano, i
suoi occhi ciechi non piansero. Il diritto di versare lacrime gli era stato
strappato a viva forza, e per riprenderselo avrebbe dovuto combattere. No, ecco,
non era ancora tutto finito: quel Phoenix Wright, che con la propria
inettitudine aveva permesso che la sua unica luce si spegnesse, l'avrebbe
pagata. L'avrebbe pagata cara, e sul terreno che pi� gli stava a cuore... NOTE A MARGINE: S�, lo so che una persona appena risvegliata da un coma in teoria non dovrebbe essere in grado di parlare e di muoversi come se si fosse addormentata cinque minuti prima (Kill Bill docet! XD ). Tuttavia ho immaginato che le "avvisaglie" del risveglio (il risveglio da un coma, specie se di lunga durata, � preceduto da brevissimi momenti di "coscienza" che si ripetono nei giorni immediatamente precedenti) fossero gi� occorse. A parte questo... povero Diego. Non ho nient'altro da dire in proposito. :( Questa fic � nata pensando e ripensando alla sua sofferenza e, come tale, il suo intento � rendere in termini quanto pi� "fisici" e crudi possibile la sua salute distrutta. Non so se ci sia riuscita o meno, ma spero che almeno agli altri questo effetto venga trasmesso, tutto o in parte che sia. Ringrazio, come al solito, i miei amici e amiche per il sostegno perenne e indefesso (anche quando li tengo lontani per prevenzione spoiler)! E un grazie particolare a crimsontriforce, fida beta dei miei "cosi" PW-related! <3 |
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